Cos’è la timpanosclerosi e come può essere curata

Timpanosclerosi

La timpanosclerosi rappresenta l’evoluzione finale dell’otite sieromucosa dei bambini: come si cura.

Non tutti sanno cos’è la timpanosclerosi e come può essere curata. Proprio per questo nell’articolo seguente cercheremo di fare un po’ di chiarezza su questa patologia.

Cos’è la timpanosclerosi

La timpanosclerosi rappresenta l’evoluzione finale dell’otite sieromucosa dei bambini. Con il tempo il liquido presente nell’orecchio si addensa sempre di più, diventando colloso. Successivamente anche i cristalli minerali si depositano su tutta la superficie dell’orecchio medio, intorno agli ossicini e sulla membrana del timpano, bloccando tutto.

Quindi tale patologia prevede l’ispessimento fibroso della membrana del timpano, causando la riduzione della sua elasticità e della mobilità della catena degli ossicini. La timpanosclerosi non è altro che la conseguenza di tutti i processi patologici che comportano il versamento dentro la cassa del timpano (come ad esempio: allergie, disturbi di natura infettiva o infiammatoria).

Come si cura la timpanosclerosi

Esistono diverse alternative per capire come si cura la timpanosclerosi. Prima di tutto, se non curata, può portare anche una grave sordità di trasmissione che non deve assolutamente ad essere trascurata. Nel caso in cui il paziente si trova nello stadio iniziale di questa patologia, è possibile curarla con terapie farmacologiche che prevedono la somministrazione di cortisonici, balsamici, fibrinolitici, fluidificanti. Oppure, in alternativa, si può ricorrere a terapie fisiche come insufflazioni tubariche, inalazioni, massaggi timpanici con vapori sulfurei e salsobromoiodici.

Però quando ci troviamo di fronte ad uno stadio avanzato della timpanosclerosi, sono necessari interventi chirurgici perricostruire completamente la membrana del timpano insieme alla catena degli ossicini. In più per le forme non trattabili, l’unico beneficio è dato dalle protesi acustiche, essenziali in questo caso.

Noi di Audio Medica Varese sappiamo quanto sia importante per te sentire ciò che ti circonda. Proprio per questo abbiamo pensato a tantissime soluzioni per ogni tua esigenza specifica.

Quindi, se non sai come curare la timpanosclerosi, non preoccuparti! Il nostro Staff medico altamente qualificato ti aiuterà passo dopo passo verso una pronta guarigione.

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Otite acuta, sintomi e cure

Otite Acuta

Quali sono i sintomi dell’otite acuta e come curarla. Tutto quello che bisogna sapere.

Con otite acuta si indica un’infiammazione acuta o cronica a carico dell’orecchio medio, cavità che comprende timpano e tre piccole ossa fondamentali per l’udito: la staffa, l’incudine e il martello. Più precisamente chiamata otite media acuta, è solitamente causata da infezioni batteriche o virali, ma può essere anche innescata da reazioni allergiche o tumori dell’orecchio.

Per quanto virtualmente innocua, è conosciuta per essere una patologia alquanto fastidiosa. Salvo complicazioni, dall’otite acuta si guarisce nell’arco di 10-15 giorni; nei casi più complicati o per accelerare la guarigione e ridurre i sintomi è comunque possibile intervenire farmacologicamente. Vediamo come.

Sintomatologia dell’otite media

Si manifesta come un’infiammazione delle orecchie, accompagnata da dolore di diversità variabile, mal di gola, febbre, in alcuni casi anche congestione nasale e tosse. L’otite media è spesso causata da infezioni batteriche e virali che possono comportare l’espulsione di materiale purulento dal canale uditivo esterno, provocando dolore, prurito ed un’infiammazione locale.

Nei bambini è comune osservare anche dei sintomi secondari come alterazione dell’umore, inappetenza, irritabilità, otalgia e otorrea. Conviene prestare una maggiore attenzione ai più piccoli, poiché l’otite media può causare loro serie complicazioni, come la perdita dell’equilibrio, acufeni persistenti e disturbi del sonno.

Come curare i sintomi

A seconda della causa scatenante, la terapia di cura cambia: in caso di infezione batteriche si ricorre all’uso di antibiotici, mentre per otiti virali vengono utilizzati appositi antivirali. Un buon metodo casalingo per alleggerire il dolore consiste nella regolare applicazione di impacchi caldi sull’orecchio.

In alcuni casi, alla terapia antibiotica o antivirale può essere affiancata una cura a base di farmaci antidolorifici, in modo da alleviare il dolore alle orecchie e accelerare i tempi di guarigione. Per la variante purulenta invece viene prescritto un trattamento a drenare il liquido accumulatosi all’interno dell’orecchio medio.

Per maggiori informazioni su come trattare i sintomi dell’otite acuta o per prenotare una visita di controllo, contatta lo studio di Audio Medica Varese!

Perforazione del timpano, cause e rimedi

Perforazione Timpano

Le cause principali della perforazione del timpano (o meglio della membrana timpanica) sono infiammazioni e infezioni o traumi di diverso tipo.

Il timpano è una membrana interna dell’orecchio che consente di trasmettere i suoni recepiti dall’esterno alle altre strutture dell’orecchio. Funge anche da protezione contro germi e infiltrazioni d’acqua o di altre sostanze nocive provenienti dall’esterno. In seguito ad un’infezione o un trauma, la membrana può danneggiarsi e rompersi in maniera più o meno estesa. In questi casi si parla di perforazione del timpano, una rara patologia che, se non trattata, può portare ad una temporanea perdita dell’udito, ulteriori infezioni e cisti nel canale auricolare.

Nell’articolo di oggi parleremo di cause e sintomi della perforazione del timpano e di come viene trattata in Audio Medica Varese.

Perforazione del timpano, quali sono le cause e sintomi

Come abbiamo già detto, le cause principali della rottura della membrana timpanica sono infiammazioni e infezioni o traumi di diverso tipo. Nei bambini, in particolare, è molto comune che la perforazione sia causata da infezioni dell’orecchio medio come un’otite non trattata. Altre possibili cause sono colpi alla testa, infiltrazioni di copri estranei e barotraumi, ovvero rapidi sbalzi pressori tra la pressione interna dell’orecchio e quella dell’ambiente esterno.

La lacerazione del timpano comporta una serie di sintomi specifici: un improvviso e forte dolore all’orecchio e la comparsa di acufeni, prurito consistente, perdita di sangue e pus dall’orecchio, perdita di equilibrio, nausea, vomito, febbre alta e calo dell’udito.

Trattamento

La diagnosi viene effettuata tramite un esame otoscopico, che permette di visionare l’interno del canale uditivo. Nel caso di piccole lesioni non è necessario intervenire chirurgicamente, solitamente vengono prescritti farmaci come antidolorifici e antibiotici per facilitare la guarigione, ma la ferita si rimargina spontaneamente in pochi mesi. Nei rari casi in cui la lacerazione è più estesa è opportuno ricorrere ad un intervento chirurgico di riparazione della membrana. La procedura è chiamata timpanoplastica, o miringoplastica ed è preferibilmente eseguita con un ricovero di alcuni giorni.

L’intervento di ricostruzione consiste nell’utilizzare lembi di tessuto, come piccoli pezzi di muscolo o cartilagine, o materiali biocompatibili prodotti in laboratori specializzati, con cui si si va a riparare e rimarginare la lesione.

Dopo l’operazione verrà applicato un bendaggio da tenere per circa due settimane e durante questo periodo viene raccomandato di restare a riposo e di non compiere movimenti bruschi con la testa o sforzi di alcun tipo. Durante la guarigione è consigliato di non introdurre oggetti o liquidi nell’orecchio, come tappi per le orecchie o gocce auricolari (se non prescritte), di evitare il contatto con l’acqua e di applicare impacchi caldi esterni per alleviare il dolore.

Per qualsiasi informazione sulla salute delle tue orecchie contatta lo studio di Audio Medica Varese! Saremo felici di rispondere alle tue domande e potrai fissare con noi una visita di controllo o un test gratuito dell’udito.

Esame audiometrico, cos’è e quando farlo

Esame audiometrico

In cosa consiste l’esame audiometrico, come si esegue e quando farlo.

L’esame audiometrico è un esame a cui ci si sottopone quando si percepisce una riduzione della propria capacità uditiva o si manifestano altri problemi di origine incerta, come un acufene improvviso e persistente. L’esame può anche essere eseguito come visita di controllo periodica dai pazienti che indossano un apparecchio acustico.

L’esame permette di misurare la sensibilità dell’orecchio del paziente alle diverse frequenze e di individuare quale sia la soluzione più adatta per trattare eventuali patologie o disturbi temporanei. Qualsiasi sia la tipologia di fastidio o disturbo alle orecchie o all’udito, è consigliabile rivolgersi a dei professionisti dell’udito, come noi di Audio Medica Varese, per una visita di controllo.

Come si esegue

L’esame audiometrico tonale viene eseguito all’interno di una cabina audiometrica, un ambiente insonorizzato. Vengono fornite delle cuffie al paziente, attraverso le quali vengono inviati i segnali sonori. In alternativa si inviano stimoli sonori in campo libero.

L’audiometrista trasmette al paziente dei suoni, partendo da toni bassi per poi salire a quelli alti, e gli chiede di dare un cenno di consenso o di premere un pulsante tutte le volte che percepirà qualcosa. In questo modo il medico può misurare la soglia minima di udibilità del soggetto.

I risultati dell’esame audiometrico permettono di rilevare eventuali problemi all’orecchio o all’udito, e di elaborare una diagnosi di ipoacusia o sordità. Quest’ultima è un problema che può riguardare anche i bambini, e in questi casi si è soliti procedere svolgendo un esame audiometrico infantile, un semplice test che viene effettuato secondo modalità di interazione simili al gioco per mettere a proprio agio i più piccoli.

Quando sottoporsi a un esame audiometrico tonale?

È pensiero comune che l’esame audiometrico tonale serva unicamente per misurare la capacità uditiva. In verità è utilizzato anche per individuare diverse patologie dell’orecchio altrimenti non diagnosticabili. Ad esempio, se accompagnato da un esame impedenzometrico, permette di comprendere i motivi alla base del disturbo e di preparare, dove possibile, una specifica terapia mirata al recupero della capacità uditiva.

In ogni caso, è bene prendersi cura della salute del proprio udito. Non lasciare che passi troppo tempo tra un controllo e l’altro. La maggior parte delle patologie e dei disturbi sono facilmente trattabili se individuati per tempo.

Contatta Audio Medica Varese per maggiori informazioni sull’esame audiometrico e per prenotare una visita di controllo presso il nostro studio.

Quali sono i migliori apparecchi acustici? I consigli di AudioMedica

Apparecchi acustici

I consigli degli specialisti di AudioMedica per individuare e scegliere i migliori apparecchi acustici.

Per saper riconoscere e valutare gli apparecchi acustici di ultima generazione bisogna prestare attenzione alle capacità e alle funzionalità che offre il prodotto.

Apparecchi acustici, le ultime innovazioni tecnologiche

Le ultime innovazioni tecnologiche nella produzione di questi apparecchi hanno infatti rivoluzionato la gamma di prodotti del settore uditivo.

La prima differenza, facilmente notabile, è che gli apparecchi moderni sono minuscoli in confronto con i vecchi modelli, alcuni quasi invisibili una volta indossati.

Audio Medica Varese nell’articolo di oggi parla delle nuove funzionalità dei migliori apparecchi acustici in circolazione. Per maggiori informazioni su modelli e marche non esitate a contattarci.

Riduzione del rumore e Comprensione della voce

Gli sviluppi ottenuti dalla ricerca negli anni hanno permesso di ridurre le dimensioni della scocca degli apparecchi e delle tecnologie utilizzate all’interno degli apparecchi, e nel mentre è stato ugualmente possibile migliorarne le prestazioni.

Confrontati con i vecchi apparecchi, infatti, i nuovi modelli sono incredibilmente evoluti. Uno dei vantaggi più importanti, ottenuti dalle nuove tecnologie, è sicuramente la funzione di riduzione del rumore e di comprensione della voce, che facilita l’elaborazione delle voci anche in un ambiente rumoroso.

In particolare, la funzione di comprensione della voce ha raggiunto notevoli livelli di sviluppo arrivando quasi a imitare quella di persone senza problemi di udito. I prodotti più potenti sono anche in grado di recuperare ipoacusie gravi o profonde.

Connettività e Accessori

Come piccoli computer, gli apparecchi acustici moderni possono connettersi a internet o ad altri dispositivi, così da garantire ancora più comfort e naturalità del suono. Per sfruttarne a pieno le possibilità, sono disponibili diversi accessori per la manutenzione e la pulizia, o per il collegamento audio con la televisione.

Viviamo ormai tutti accompagnati da uno smartphone nella nostra quotidianità ed è per questo che sono stati realizzati degli apparecchi in grado di accoppiarsi con lo smartphone, per una maggiore fluidità di utilizzo.

Non solo. I modelli più recenti offrono la possibilità di gestire interamente la connessione tramite un’applicazione, sia su Android che iOS. Tramite l’app si possono controllare volume, programmi, stato della batteria e molto altro.

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Impedenziometria, a cosa serve e quando farla

Impedenziometria

Cos’è e in cosa consiste l’impedenziometria e quando farla. Cosa valuta la misurazione impedenziometrica?

Per conoscere le cause all’origine di disturbi improvvisi dell’orecchio e dell’udito, come un acufene duraturo o un calo della capacità uditiva, occorre sottoporsi a degli accertamenti specifici. La scorsa settimana abbiamo parlato dell’otoscopia, mentre oggi vediamo insieme in cosa consiste l’impedenziometria.

Cos’è l’impedenziometria

L’impedenziometria è un esame dell’orecchio in grado di fornire un’analisi e una valutazione accurata dello stato di salute dell’orecchio medio e della funzionalità di timpano e ossicini. In questo articolo parliamo di come viene eseguita e quando conviene sottoporsi all’esame.

Come si esegue un esame impedenziometrico

Un esame impedenziometrico consiste in una valutazione della resistenza posta dalla membrana timpanica e dalle strutture dell’orecchio medio a seguito dell’esercitazione di una leggera pressione sul sistema timpano-ossiculare. La reazione di tali strutture ci permette di misurare il grado di elasticità del sistema, e di conseguenza, lo stato di salute dell’orecchio.

L’esame dei riflessi delle strutture interne dell’orecchio permette di valutare la funzionalità dello stapedio, un piccolo muscolo collegato alla staffa dell’orecchio, che in condizioni normali si contrae in presenza di suoni forti, proteggendo l’orecchio dalle forti vibrazioni, mentre in caso di lesioni e patologie si irrigidisce e non riesce a svolgere questa funzione protettiva. La conseguenza principale di tale irrigidimento è la riduzione della capacità di distinguere i suoni in generale.

Quando sottoporsi all’impedenzometria

L’esame impedenziometrico dell’orecchio è indicato sia per adulti che per bambini (non troppo piccoli) e permette di distinguere fra ipoacusie trasmissive e neurosensoriali, ovvero fra predite dell’udito causate da disfunzioni che interessano l’orecchio esterno e medio e perdite dell’udito che interessano l’orecchio interno.

È un esame non doloroso e non invasivo che richiede, nondimeno, la professionalità di uno specialista otorinolaringoiatra.

Di norma l’accertamento è comunque preceduto da una visita otoscopica e viene prescritto insieme ad altri esami come quello audiometrico.

Rivolgiti ad AudioMedica Varese per qualsiasi informazione su visite ed esami dell’orecchio e per iniziare un percorso di riabilitazione uditiva!

Otoscopia, cos’è e quando viene effettuata

Otoscopio

Cos’è l’otoscopia, quando viene effettuata, in cosa consiste l’esame e quando rivolgersi al medico.

L’otoscopia è un esame dell’orecchio, che permette di ispezionare il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica attraverso l’uso di uno strumento, detto appunto, otoscopio.

Attraverso un’attenta esaminazione il medico può individuare la presenza di corpi estranei, infiammazioni o patologie che possono provocare diversi disturbi all’orecchio e all’udito. Vediamo insieme come funziona un otoscopio e quando viene solitamente utilizzato.

Come funziona l’otoscopio e cosa si vede con questo strumento

Dal greco “oto-“, orecchio, e “-scopio”, osservo, l’otoscopio è uno strumento utilizzato, come già detto, per effettuare un esame obiettivo dell’orecchio. Ci sono diversi tipi di otoscopio ma quello maggiormente diffuso è probabilmente l’otoscopio a batteria.

L’otoscopio a batteria è composto da una base, o impugnatura, che può essere realizzata in materiale plastico, oppure in metallo, e da una testa con la quale si esegue l’esame vero e proprio.

La testa dell’otoscopio è di forma conica e contiene una sporgente luminosa che dirige il raggio di luce all’interno dell’orecchio e una lente d’ingrandimento realizzata in vetro ottico che consente una visione ingrandita, fino a 3x, del condotto uditivo e del timpano.

Durante l’otoscopia la luce indirizzata nell’orecchio permette di esaminare la membrana timpanica ed il canale uditivo esterno, alla ricerca di eventuali alterazioni come ostruzioni da cerume o corpi estranei, infezioni e anomalie.

Otoscopio
Otoscopio

Come e quando si effettua un’otoscopia

In tutti i casi in cui si sente un dolore interno all’orecchio, o si avverte un calo dell’udito, ipoacusia o altri disturbi a carico del sistema uditivo, è sempre consigliata una visita otoscopica. Se il medico lo ritiene necessario, l’esame può essere effettuato anche durante le normali visite di controllo.

Prima di procedere con l’otoscopia, però, il medico deve assicurarsi che il condotto uditivo sia il più possibile dritto, in modo da garantire adeguata visibilità all’interno. Basta esercitare una piccola trazione verso l’alto e indietro sul padiglione auricolare così da sistemare la forma del canale.

Dopo questa semplice manovra, il medico inserisce l’otoscopio all’interno dell’orecchio del paziente e procede con l’ispezione.

Attraverso l’otoscopia è inoltre possibile eseguire alcune semplici operazioni o piccoli interventi chirurgici.

Le operazioni più semplici possono essere eseguite in ambito ambulatoriale dall’otorinolaringoiatra, con l’impiego dell’otoscopio a batteria e di eventuali altri strumenti, mentre le più complesse necessitano di una sala operatoria.

I principali interventi chirurgici che si possono eseguire per via otoscopica sono la rimozione di tappi di cerume e corpi estranei di varia natura, l’asportazione di piccoli polipi dal condotto uditivo, la timpanocentesi, ossia l’esecuzione di una piccola incisione sulla membrana timpanica allo scopo di evacuare o prelevare pus e il drenaggio transtimpanico.

Contattaci per sapere di più sulla visita otoscopica e per qualsiasi informazione sulla salute del tuo udito!