Cos’è e in cosa consiste l’impedenziometria e quando farla. Cosa valuta la misurazione impedenziometrica?
Per conoscere le cause all’origine di disturbi improvvisi dell’orecchio e dell’udito, come un acufene duraturo o un calo della capacità uditiva, occorre sottoporsi a degli accertamenti specifici. La scorsa settimana abbiamo parlato dell’otoscopia, mentre oggi vediamo insieme in cosa consiste l’impedenziometria.
Cos’è l’impedenziometria
L’impedenziometria è un esame dell’orecchio in grado di fornire un’analisi e una valutazione accurata dello stato di salute dell’orecchio medio e della funzionalità di timpano e ossicini. In questo articolo parliamo di come viene eseguita e quando conviene sottoporsi all’esame.
Come si esegue un esame impedenziometrico
Un esame impedenziometrico consiste in una valutazione della resistenza posta dalla membrana timpanica e dalle strutture dell’orecchio medio a seguito dell’esercitazione di una leggera pressione sul sistema timpano-ossiculare. La reazione di tali strutture ci permette di misurare il grado di elasticità del sistema, e di conseguenza, lo stato di salute dell’orecchio.
L’esame dei riflessi delle strutture interne dell’orecchio permette di valutare la funzionalità dello stapedio, un piccolo muscolo collegato alla staffa dell’orecchio, che in condizioni normali si contrae in presenza di suoni forti, proteggendo l’orecchio dalle forti vibrazioni, mentre in caso di lesioni e patologie si irrigidisce e non riesce a svolgere questa funzione protettiva. La conseguenza principale di tale irrigidimento è la riduzione della capacità di distinguere i suoni in generale.
Quando sottoporsi all’impedenzometria
L’esame impedenziometrico dell’orecchio è indicato sia per adulti che per bambini (non troppo piccoli) e permette di distinguere fra ipoacusie trasmissive e neurosensoriali, ovvero fra predite dell’udito causate da disfunzioni che interessano l’orecchio esterno e medio e perdite dell’udito che interessano l’orecchio interno.
È un esame non doloroso e non invasivo che richiede, nondimeno, la professionalità di uno specialista otorinolaringoiatra.
Di norma l’accertamento è comunque preceduto da una visita otoscopica e viene prescritto insieme ad altri esami come quello audiometrico.