Cos’è l’otoscopia, quando viene effettuata, in cosa consiste l’esame e quando rivolgersi al medico.
L’otoscopia è un esame dell’orecchio, che permette di ispezionare il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica attraverso l’uso di uno strumento, detto appunto, otoscopio.
Attraverso un’attenta esaminazione il medico può individuare la presenza di corpi estranei, infiammazioni o patologie che possono provocare diversi disturbi all’orecchio e all’udito. Vediamo insieme come funziona un otoscopio e quando viene solitamente utilizzato.
Come funziona l’otoscopio e cosa si vede con questo strumento
Dal greco “oto-“, orecchio, e “-scopio”, osservo, l’otoscopio è uno strumento utilizzato, come già detto, per effettuare un esame obiettivo dell’orecchio. Ci sono diversi tipi di otoscopio ma quello maggiormente diffuso è probabilmente l’otoscopio a batteria.
L’otoscopio a batteria è composto da una base, o impugnatura, che può essere realizzata in materiale plastico, oppure in metallo, e da una testa con la quale si esegue l’esame vero e proprio.
La testa dell’otoscopio è di forma conica e contiene una sporgente luminosa che dirige il raggio di luce all’interno dell’orecchio e una lente d’ingrandimento realizzata in vetro ottico che consente una visione ingrandita, fino a 3x, del condotto uditivo e del timpano.
Durante l’otoscopia la luce indirizzata nell’orecchio permette di esaminare la membrana timpanica ed il canale uditivo esterno, alla ricerca di eventuali alterazioni come ostruzioni da cerume o corpi estranei, infezioni e anomalie.
Come e quando si effettua un’otoscopia
In tutti i casi in cui si sente un dolore interno all’orecchio, o si avverte un calo dell’udito, ipoacusia o altri disturbi a carico del sistema uditivo, è sempre consigliata una visita otoscopica. Se il medico lo ritiene necessario, l’esame può essere effettuato anche durante le normali visite di controllo.
Prima di procedere con l’otoscopia, però, il medico deve assicurarsi che il condotto uditivo sia il più possibile dritto, in modo da garantire adeguata visibilità all’interno. Basta esercitare una piccola trazione verso l’alto e indietro sul padiglione auricolare così da sistemare la forma del canale.
Dopo questa semplice manovra, il medico inserisce l’otoscopio all’interno dell’orecchio del paziente e procede con l’ispezione.
Attraverso l’otoscopia è inoltre possibile eseguire alcune semplici operazioni o piccoli interventi chirurgici.
Le operazioni più semplici possono essere eseguite in ambito ambulatoriale dall’otorinolaringoiatra, con l’impiego dell’otoscopio a batteria e di eventuali altri strumenti, mentre le più complesse necessitano di una sala operatoria.
I principali interventi chirurgici che si possono eseguire per via otoscopica sono la rimozione di tappi di cerume e corpi estranei di varia natura, l’asportazione di piccoli polipi dal condotto uditivo, la timpanocentesi, ossia l’esecuzione di una piccola incisione sulla membrana timpanica allo scopo di evacuare o prelevare pus e il drenaggio transtimpanico.